Per celebrare Barbie, la bambola forse più famosa nel mondo di produzione Mattel, un’artista francese ha creato una mostra virtuale che la vede interpretare alcune figure – iconiche, canoniche, culturali, pop, erotiche e storiche – della storia della cultura contemporanea e non.

L’artista si chiama Jocelyn Grivaud e ha concepito questa mostra per i 50 sul mercato della bambola americana, che ha fatto il suo ingresso nelle case – e nei cuori – di molte bambine nel lontano 1959.

Dal 2009 ad oggi, data in cui la mostra è uscita, quest’ultima ha viaggiato e ha visto crescere le rappresentazioni della bellissima e perfetta bambola Mattel. Negli occhi di Jocelyn Grivaud Barbie diventa quindi un capolavoro della storia dell’arte, come la dama con l’orecchino di perla di Vermeer, oppure la donna uccisa da Guy Bourdin, l’iconografia di Magritte, o ancora incarna lo stile di Coco Chanel o la bellezza plastica delle donne immortalate da Helmut Newton. Nell’opera di Jocelyn Grivaud, poi, la Barbie diventa la Statua della Libertà di Bartholdi, o le casalinghe disperate di Desperade Housewifes, o l’antica bellezza di Nefertiti e la bellezza iconica di Andy Warhol. Insomma un viaggio nella storia dell’iconografia femminile rivisto con gli occhi di Barbie. Per Jocelyn Grivaud questo lavoro ha un doppio valore: artistico e umano. Per lei la Barbie è un oggetto legato all’infanzia, che ha molto amato, e che continua ad amare. Per questo ha voluto renderle questo omaggio.

Oggi la bambola Mattel è un oggetto da collezione, oltre che un giocattolo. La sua linea “Barbie Collector” ha oltre cento mila estimatori nel mondo, mentre le Barbie antiche vengono vendute a migliaia di euro al pezzo.

La foto la trovi qui http://www.barbiemamuse.com/barbie_ga_Marylin_Warhol.php